Sia nelle donne che negli uomini, le disfunzioni tiroidee possono provocare una riduzione della fertilità, per cui è consigliata una valutazione endocrinologica della funzionalità tiroidea nell’iter diagnostico di una infertilità di coppia.

Nelle donne, gli ormoni tiroidei possono influenzare principalmente l’attività ovocitaria, la recettività dell’endometrio uterino e la secrezione dell’ormone prolattina. Alcune pazienti infertili e con irregolarità del ciclo mestruale possono avere, ad esempio, una tiroidite cronica, di cui non sono a conoscenza e che, soltanto indagando per infertilità, scoprono, magari associata ad ipotiroidismo lieve, ancora non sintomatico, ma che comunque richiede un trattamento terapeutico. La correzione della funzione tiroidea, infatti, può normalizzare i cicli mestruali e ricondurre alla normale fertilità.

Anche negli uomini le disfunzioni tiroidee, sia l’ipotiroidismo che l’ipertiroidismo, possono causare infertilità. Si assiste spesso ad una riduzione dei livelli di testosterone, con alterazione della funzione sessuale, possibile eiaculazione precoce e raramente ritardata, alterazioni del desiderio sessuale, fino a disfunzione erettile, riduzione del numero degli spermatozoi prodotti e della loro qualità con alterata motilità e morfologia, a volte tali da pregiudicare la fertilità maschile. La correzione della funzione tiroidea può ripristinare un quadro di normalità sia nella sfera sessuale che nella qualità del liquido seminale.