La storia di Monica: “Nelle nostre mani, il dono immenso della vita, Alessandra.”

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      Arriva puntualmente il momento in cui un giorno ti svegli e tutto cambia nella tua vita. Era il mese di dicembre quando dopo qualche mese dal nostro primo anniversario, scopriamo di essere entrambi infertili. La mia rabbia si raddoppia ogni volta che penso a questo, perchè non bastava che solo uno di noi, avesse delle problematiche legate all’infertilità, ma bensì entrambi! Almeno avremmo avuto modo di essere più forti e combattere solo per un problema. Tra le altre cose l’ironia della sorte ha voluto che scoprissimo tutto questo nello stesso giorno, a distanza di poche ore l’uno dall’ altro, ma soprattutto, lontano fisicamente l’uno dall’altro. Infatti, il suo esito negativo dello spermiogramma è arrivato lo stesso giorno che io mi ero sottoposta all’isterosalpingografia, ovviamente con il risultato più brutto che una donna può sentirsi dire, ” Signora, lei è infertile, ha le tube chiuse, quindi è impossibile il passaggio del liquido seminale di suo marito”. Una doccia d’acqua fredda, per dirla in maniera leggera. Adesso, mettere nero su bianco, dopo anni, quei momenti di puro dolore e sofferenza, è totalmente differente, ma soprattutto liberatorio, a maggior ragione che so quanto le mie parole adesso possano essere d’aiuto a chi sta lottando per avere una gravidanza, e non vede minimamente la luce intorno a se.

      Innanzitutto, c’è da dire che nessuno pensa di dover avere delle difficoltà fisiche per avere un figlio, c’è una disconoscenza totale della problematica. Figuriamoci, ritrovarsi davanti alla diagnosi definitiva che avere figli potesse essere così difficile. Il liquido seminale di mio marito in tutto questo, risultava deficitario, astenospermia.

      Avere entrambi delle problematiche, ci ha reso più fragili e deboli nell’iniziare un percorso di PMA. Procreazione Medicalmente Assistita, un termine che non conoscevamo nemmeno, ma che a distanza di poco tempo, abbiamo imparato molto bene, conoscendone tutte le sfumature. Diciamo che, per rimanere in tema di colori, prima abbiamo conosciuto solo colori tenebrosi, per poi arrivare al meraviglioso rosa che oggi abbracciamo ogni giorno.

      Voglio però fare un passo indietro, perchè non è stato così semplice. Abbiamo iniziato un percorso di PMA, si può dire quasi costretti e con il fiato sul collo per molti motivi. Forse anche questo ha amplificato la nostra ansia, la nostra aspettativa, perdendo un pò di vista, che quello che stavamo iniziando era solo un percorso di grandi speranze, un percorso di grande opportunità, rispetto alla difficoltà che stavamo vivendo. Così, ci ritroviamo tar farmaci, punture, esami, prelievi, ecografie e chi più ne ha più ne metta, a lottare per il nostro sogno che dopo vari tentativi è diventato realtà. Abbiamo dovuto effettuare due cicli fivet. Al primo abbiamo ottenuto 3 embrioni, tutti e tre andati male. Al secondo ciclo invece seppur abbiamo ottenuto una sola blastocisti, il nostro sogno è andato avanti ed abbiamo tra le nostre braccia la piccola Alessandra. Lei oggi è la nostra essenza, nulla è diverso da come sognavamo, se non molto più bello. Non esistono lamentele; piange troppo, dorme poco, ha cambiato la nostra routine! Nulla di tutto questo, perchè chi desidera così tanto un figlio, non arriva a sminuire il suo arrivo con questi pensieri, ma anzi, alza gli occhi al cielo ogni giorno e ringrazi Dio per questo dono immenso.”

      Monica

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